Benvenuto nella rubrica Attraverso l’occhio del fotografo! La sezione che ti porta dietro le quinte dei miei scatti preferiti. Oggi voglio raccontarti di uno scatto piuttosto recente che ho realizzato.
Tutto è iniziato con una delle mie solite esplorazioni per il quartiere. Fin da subito mi sono imbattuta in colori bellissimi e scene che urlavano autunno. Vivo in Olanda da quasi 1 anno ma sto ancora imparando a conoscere la città in cui vivo. Ogni volta che esco per una passeggiata mi imbatto in nuovi luoghi.
Ho scattato moltissime foto in quel pomeriggio, così tante che devo ancora finire di editarle!
Il 2020 ci sta mettendo a dura prova. E il nuovo lockdown è l’ennesimo esempio. Ricorda però che non serve andare in luoghi lontani per fare belle foto.
Ho scritto diversi articoli su come continuare a fotografare durante il lockdown. Ti lascio un paio di link, ma trovi molti altri articoli nella categoria Ispirazione fotografica!
Ma torniamo alla storia.
Non c’era nulla di speciale in quella giornata. Ero uscita per fare una passeggiata insieme alla mia vecchia Nikon. I colori autunnali mi hanno subito travolta.
La mia mente era così stimolata che ho iniziato a fotografare ogni cosa. Passata l’emozione iniziale sono riuscita a ricompormi e tornare a valutare con occhio più critico quello che volevo fotografare.
Ed è stato in quel momento che ho notato una betulla solitaria spiccare tra le calde tonalità autunnali. Impossibile non notarla, era una vero pugno nell’occhio, ma questo era molto positivo.
Me ne sono subito innamorata. Credo di aver passato più tempo ad osservarla che a fotografarla. A mio parere le betulle, insieme ai salici piangenti, sono tra le piante più eleganti che esistano.
Aggettivo forse insolito da dare ad una pianta, ma è ciò che mi trasmettono. Ed essendo ossessionata dalla bellezza in ogni sua forma, non potevo non provare a renderle giustizia.
Continua a leggere per scoprire come ho realizzato lo scatto Eleganza naturale.
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Attraverso l’occhio del fotografo: dietro le quinte
Attraverso l’occhio del fotografo è una rubrica in cui ti mostro come ho ottenuto alcune delle mie fotografie preferite. Come sempre procederemo con ordine parlando di:
- Contestualità: dove e come è stata scattata la foto
- Attrezzatura utilizzata
- Photo editing con Adobe Lightroom
Il contesto in cui è stata scattata la foto
Vicino casa c’è un piccolo parco con qualche panchina e un campetto da calcio. Attorno si snoda un piccolo sentiero sterrato lungo il quale crescono indisturbate diverse piante e alberi. La varietà di vegetazione offre molte combinazioni di colori durante questa stagione.
Tra queste piante colorate c’era anche questa bellissima betulla solitaria. Potevo vedere solo la parte centrale del tronco poiché la base era circondata da alti cespugli e le fronde si mimetizzavano con quelle degli alberi circostanti.
Avvicinandomi e girandoci attorno ho notato dell’edera farsi strada lungo il tronco. Un altro contrasto visivo che mi ha subito ispirato.
Le condizioni climatiche erano quasi perfette. Metà pomeriggio, cielo nuvoloso, forse un po’ troppa poca luce, ma per lo più le condizioni ideali per scattare foto autunnali.
Oltre alla poca luce mi trovavo sotto delle piante e questo ha ridotto ulteriormente la quantità di luce disponibile. Fin da subito sapevo sarebbe stata una piccola sfida fotografare la mia betulla.
Se mai ti dovessi trovare in una situazione simile, non lasciarti travolgere dalla negatività. Cerca di sfruttare al massimo quello che hai.
Che attrezzatura ho usato?
Al solito ero abbastanza impreparata. Dopo anni pensi che io abbia imparato e invece commetto ancora sempre gli stessi errori.
Ero uscita per una passeggiata. Sì, mi ero portata la macchina fotografica, ma non ero pronta per un vero servizio fotografico. Era più un andare a fare foto per passare il tempo.
Quindi, niente treppiede, che vista al poca luce mi avrebbe aiutata molto. Ho dovuto perciò affidarmi alle capacità della reflex. Parliamo di una macchina molto vecchia e con scarse capacità per foto con poca luce.
Nel mio caso però avevo un punto a mio favore: la betulla. Il bianco della corteccia rifletteva benissimo la poca luce disponibile e risaltava contro lo sfondo più scuro del sottobosco.
Non mi rimaneva che scattare la foto. Non avendo un grandangolo a disposizione era inutile provare a racchiudere l’intera pianta in una sola immagine. Ho perciò deciso di concentrarmi sui dettagli che per primi avevano catturato la mia attenzione: il bianco e il verde intenso dell’edera.
Alla fine ho optato per queste impostazioni:
- ISO 400
- Tempo di scatto: 1/100
- Apertura: f/5.6
- Distanza focale: 55mm
Che scelte ho fatto durante il photo editing?
Siamo arrivati alla fase di post-produzione. O la ami o la odi molti dicono.
Come già detto, questo soggetto mi ha comunicato subito un’eleganza innata. Per questo ho cercato di mantenere l’editing più semplice possibile.
Ecco la foto originale in formato raw.
Ho ottenuto un buon effetto bokeh grazie alla focale 55mm. I colori risultano un po’ attenuati per via della scarsa luminosità. Alzare maggiormente gli ISO avrebbe comportato ancora più rumore di fondo e non ne sarebbe valsa la pena.
Durante l’editing ho per prima cosa cercato di aggiustare l’esposizione e di mettere in risalto il bianco della betulla.
Dopo di che mi sono occupata del verde dell’edera. Anche in questo caso ho aggiunto dei neri per dare profondità e questo ha fatto risaltare ancora di più il bianco della corteccia.
Infine ho applicato un filtro nell’angolo destro in modo da eliminare completamente lo sfondo e far sì che la pianta fosse la protagonista assoluta.
Questo è il risultato:
Se sei uno di quei fotografi che odia la post produzione, tieni a mente che con pochi aggiustamenti sono riuscita a rendere più incisiva un’immagine che, seppur bella, risultava un po’ piatta.
Non devi essere un mago del foto ritocco per fare photo editing.
Come sempre grazie di aver letto questo racconto! Spero di averti dato qualche risposta alle tue domande e di averti ispirato. Ci vediamo al prossimo capitolo della rubrica Attraverso l’occhio del fotografo!